Eccoci al termine di un’altra settimana. Altri sette giorni che hanno proposto temi importanti, che abbiamo cercato di riportare nei vari articoli pubblicati.

A partire dalla questione spinosa dei cheater. Continuano le epurazioni da parte dei publisher, con squalifiche anche molto pesanti, ma i numeri sono veramente altissimi. Come abbiamo detto più volte c’è ancora molta strada da fare per rendere marginale questo fenomeno (dato che eliminarlo è probabilmente un’utopia).

Ma il barare non è l’unico comportamento scorretto all’interno di un settore come quello del videogame. Altro fenomeno fastidioso sono gli hater, i razzisti e i maleducati in genere, anche qui presenti in gran numero e difficili da cancellare. Ne ha parlato un nostro lettore in una lunga email inviata alla nostra redazione dopo una brutta esperienza su Pubg.

Per fortuna c’è stato anche molto eSports giocato, come le qualificazioni per la Fifa eClub World Cup, che ha visto partecipare 12 squadre nostrane (con magra fortuna purtroppo). Da registrare comunque l’arrivo del Bologna nell’ormai folto gruppo delle società sportive che hanno allargato il loro interesse anche al digitale.

A margine dell’evento legato a Fifa abbiamo registrato il primo approccio serio dei media all’eSports italiano, con il network Eleven Sports, famoso per la sua attenzione data agli sport che normalmente hanno meno visibilità nel mainstream, che ha seguito Sampdoria, Parma e Bologna nella competizione.

Sarà che l’anno nuovo porta sempre con se novità, ma abbiamo notato nelle ultime settimane un aumento degli annunci di ricerca di personale in aziende molto legate agli eSports. La nostra idea era di farne una rubrica settimanale, ma negli ultimi sette giorni abbiamo dovuto tornare a parlarne più volte, visto l’aumentare delle inserzioni di primario interesse.

Segnaliamo infine, tra i tanti articoli pubblicati, alcuni pezzi che sottolineano il continuo e crescente interesse per gli eSports da parte di aziende teoricamente lontane da mondo videoludico. Ma il pubblico giovane e, soprattutto, numeroso, attira dollari e, con il denaro, anche la possibilità di far nascere partnership ed eventi sorprendenti, come quelli che vedono impegnate alcune case automobilistiche o famose aziende cinematografiche, o i tornei che fanno da margine a importanti eventi sportivi internazionali.